2 Giugno: data attesa dagli “Amici del cuore” per la gita a Monza!

Ore 6: si apre casa e una luce nuova , calda, serena ti annuncia che il giorno finalmente sarà bello.

Evviva!


Ore 7: Tutti puntualissimi davanti alla stazione di Camposampiero: volti noti, volti intravisti e altri sconosciuti da San Giorgio, Cavino, Campodarsego…ma tutti sorridenti e disponibili…a fare nuove amicizie, a rinsaldarne di vecchie e soprattutto a conoscere luoghi, edifici, storie.
I “capi”, accoglienti come sempre, già pronti per l’appello, mentre alcuni, un po’ misteriosamente, infilano nel bagagliaio del pullman strane casse e borse.
Si parte!
E già Enzo Storti è sull’attenti per darci il benvenuto e le prime informazioni, precise e dettagliate, sullo svolgimento della giornata, mentre il chiacchiericcio si fa via via più intenso, tanto da non sentire più lo squillo dei telefonini, e da non accorgerci che il tempo passa e ci si avvicina alla meta. Tre ore sono volate via veloci e il pullman ci lascia vicinissimi al Palazzo Reale.
Ore 10.30: La Villa Reale di Monza ci appare tra gli stupendi viali alberati come se stesse ancora aspettando il corteo di carrozze degli Asburgo o dei Savoia in tutta la loro magnificenza. Noi ci apprestiamo a vederne la bellezza e a fare un tuffo nella storia del passato. Ma intanto lo sguardo si volge veloce al roseto che sta lì sulla sinistra rispetto all’ingresso. Ci disperdiamo là dentro in una profusione di colori e di odori con il telefonino in mano per immortalare le tonalità di rosa, arancio, viola, rosso, giallo……..e poi, dentro al palazzo…con una guida eccezionale (l’ha cercata Enzo): una donna raffinata, elegante e ben preparata, quasi una principessa asburgica, o una discendente di Teodolinda.
Delle tante cose che ci ha spiegato, forse non ne ricorderemo molte, ma abbiamo capito che anche nelle residenze private del XVIII secolo, i sovrani non badavano a spese per pavimenti, arredi, decorazioni, ceramiche…e per lo stupendo parco che abbiamo appena intravisto.
Si esce dal Palazzo Reale soddisfatti e il pullman ci porta in centro per il pranzo.
Ore 14.30: entriamo in Duomo e sostiamo davanti alla cappella in attesa che venga aperta la cancellata.
Ecco…ci troviamo di fronte ad un vero gioiello del XIV secolo. Ammiriamo stupiti con la testa in aria e ascoltiamo la descrizione dei vari affreschi, fino a quando la guida apre, con somma devozione, la teca sull’altare dove è custodita la “Corona Ferrea”: un’opera d’arte raffinatissima, splendida!
Ore 15.30: entrando all’autodromo nazionale di Monza subito ti assale l’emozione che solo lui ti può
trasmettere. .. adrenalina allo stato puro dal rombo dei motori delle auto di gran turismo in pista.
Abbiamo fatto il giro della struttura che di solito si vede in televisione: tribune vip, sala stampa, aula briefing, sala monitor, direzione corse e il podio!!! Emozione grandissima.
Ore 17.30: Si riparte, con i piedi un po’ accaldati, le scarpe che si sono fatte strette e la voglia di acqua fresca. E’ già estate.
Ore 19: Sosta a sorpresa. In quattro e quattr’otto, sbucano fuori tavolini, piatti, coltelli, salami, ossocollo e
ogni ben di Dio; chi affetta, chi imbottisce i panini, chi versa buonissimo vino bianco e tutti che apprezzano, mangiando e sorseggiando di gusto.
Ore 19.30: Si riparte. Ultime cose da raccontarci, commenti sulle cose viste e nessuno che dorme!
ore 20.30: Siamo tornati alla base, ma le sorprese non sono finite: ci sono i biscottini di Bertilla, che condividiamo volentieri e con tanta allegria.
Gli “Amici del cuore” sono davvero speciali: hanno uomini e donne che sanno fare, condividere e organizzare.
Grazie a tutti, in particolare a Enzo, Gianfranco, Roberto F., Renzo, Vinicio, Roberto P., Gemma,
Gianpaolo.
Ed un grazie a tutti i partecipanti


Lucia Mazzon
Enzo Storti

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